Dal 18 al 20 giugno va in scena alle Knos  “Negri (uno scandalo bianco)” della compagnia Therasia

Dal 18 al 20 giugno va in scena alle Knos “Negri (uno scandalo bianco)” della compagnia Therasia

Dal 18 al 20 giugno, alle 21, presso il teatro delle Manifatture Knos di Lecce, la compagnia Therasia – Il garage delle arti – porterà in scena per la prima volta “Negri (uno scandalo bianco)”, una riduzione drammaturgica per quattro figure da “Les Nègres” di Jean Genet -, operata dal regista Davide Morgagni, in scena insieme alle attrici Agnese Pepe, Beatrice Perrone e Mariella Rinaldi; l’assistenza alla regia e la cura del movimento sono di Valentina Sciurti.

La vita e l’opera del poeta, scrittore e drammaturgo francese, hanno assunto nel tempo i caratteri del mito e della “leggenda Genet”, eroe e santo di un mondo in decadenza, interprete naïf e insieme intellettuale dei propri turbamenti. “Les Nègres”, scritto nel 1958, è un atto d’amore e di battaglia poetica non solo in nome dei Neri, ma del diverso, dell’altro, dei dannati della terra, dei reprobi. Contro l’immobilità di un sistema retto da leggi sociali immutabili e dalla “comunicazione sovrana”, i negri di Genet sono spinti da una lucida crudeltà e una lingua facinorosa che taglia obliquamente l’ascolto: violento è il significante, violento il significato. La chiave scenica e drammaturgica è quella dell’antirealismo. Il dramma non è riflesso né copia della realtà, ma un insieme di apparenze illusorie e di travestimenti che intrappolano l’uomo con gli «stessi distorti riflessi della sua immagine» (Edoardo Sanguineti).

L’operazione di riscrittura e riduzione drammaturgica vede confluire i tredici personaggi dell’opera originale in quattro figure, di cui restano riconoscibili i poli opposti, la disparità numerica, gli strumenti di controllo e repressione. La messinscena portata al parossismo si dichiara sin dall’inizio un grande falso, un teatro dell’inganno, un gioco di specchi tra colpevoli. Ciò che conta nella cruda clownerie, nella crudele buffoneria, è distrarre lo spettatore dal dramma sociale che si svolge altrove, alimentando ininterrottamente il suo odio.

L’evento nasce in collaborazione con Ritualis – associazione culturale. Info e prenotazioni (anche Whatsapp) – 3488553947 – 329 740 8908.

Foto: Lorenzo Papadia