Sabato 20 maggio (ore 21 – ingresso libero) alle Officine Cantelmo di Lecce la rassegna MareAperto si conclude con l’ensemble Lumenèa guidato dall’organettista Ambrogio Sparagna, uno dei più importanti interpreti della musica popolare europea con all’attivo numerosi progetti realizzati in collaborazione con prestigiose istituzioni nazionali ed internazionali e con artisti italiani e solisti da tutto il mondo, dal 2004 al 2006 Maestro concertatore del Festival La Notte della Taranta, e dal 2007 fondatore e direttore dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Sul palco i brani di “Anemo”, primo album di questo progetto musicale che nasce dal bisogno di mantenere in vita la cultura popolare salentina e in particolar modo della minoranza grika. “Anemo” è il vento che trasporta i suoni e le voci e ora mette in risonanza una decina di brani basati su testi tradizionali e musicati dal direttore musicale Ambrogio Sparagna, “Anemo” è un soffio vitale che vuole ridare voce a un repertorio tradizionale ancora poco conosciuto e formato da tante piccole gemme preziose che raccontano il lavoro, l’amore e anche la speranza di poter vivere in una dimensione che offre valori antichi e sempre attuali. Lumenèa, termine in griko formato da “Lumera” (fuoco) e “nea” (nuovo), ad indicare la passione che lega le nuove generazioni al patrimonio tradizionale del territorio, è composto da otto giovani artisti di Corigliano d’Otranto e di altri paesi limitrofi già coinvolti nella precedente esperienza dell’Orchestra Sparagnina che, sempre con la direzione di Ambrogio Sparagna, pubblicato nel 2012 il cd “Aska kalèddhamu – Alzati bella mia”. La quattordicesima edizione di MareAperto – che ha ospitato Alessia Tondo, Rachele Andrioli e Quartetto Areasud – è ideata, organizzata e promossa dall’associazione culturale Manigold, con la direzione artistica di Claudio Prima, in collaborazione con Coolclub, Blogfoolk e Rete italiana World Music, con il sostegno di Nuovo Imaie e Regione Puglia. Info 3475468393 – www.facebook.com/
I quattordici cortometraggi di Visioni dal confine al Cinema Elio di Calimera
Da sabato 20 a lunedì 22 maggio (ore 19 – ingresso libero) il Cinema Elio di Calimera ospita la proiezione dei quattordici cortometraggi di “Visioni dal confine“. In oltre sei mesi di attività il progetto guidato dalla Cooperativa Kama, in collaborazione con numerose realtà del territorio, con il coordinamento scientifico del produttore, regista, attore, sceneggiatore, direttore della fotografia Gianluca Arcopinto, nell’ambito del piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dai Ministeri della Cultura e dell’Istruzione e del Merito, ha coinvolto circa 100 docenti e 1000 studentesse e studenti dalla primaria alla secondaria di secondo grado di nove istituti scolastici delle province di Lecce e Brindisi. I corsi di didattica frontale hanno illustrato ai più piccoli la grammatica e i linguaggi dell’audiovisivo, spingendosi per i più grandi fino alla storia del cinema e allo studio di produzione cinematografica e televisiva. Parallelamente alla didattica tradizionale, in alcuni istituti sono stati avviati anche i laboratori che hanno portato 300 alunne e alunni alla ideazione dei quattordici cortometraggi, co-progettati e realizzati con la consulenza di videomaker e registi, che saranno presentati e proiettati. Gli esperti coinvolti in lezioni e laboratori sono stati Simone Salvemini, Davide Barletti, Alberto Chironi, Gabriele Quaranta, Sofia Giammaruco, Paola Durante, Lucio Toma, Chiara Idrusa Scrimieri, Gianni De Blasi, Salvatore Caracuta, Andrea Facchini, Carlo Michele Schirinzi, Eugenio Russo, Salvatore Salvemini. Le scuole interessate dal progetto sono state IC “Teresa Sarti” di Campi Salentina, IC “Falcone e Borsellino” di Soleto, Sternatia, Zollino, IC “Statale di Calimera” di Calimera, Martignano, Caprarica di Lecce, IISS “Cezzi De Castro Moro” di Maglie, IC “Rina Durante” di Melendugno, Polo Tecnico Mediterraneo “Aldo Moro” di Santa Cesarea Terme, IISS “Salvatore Trinchese” di Martano, IISS “Egidio Lanoce” di Maglie, IISS “Ferraris-De Marco-Valzani” di Brindisi. “Visioni dal confine”, coordinato da Kama, società cooperativa che gestisce il Cinema Elio di Calimera, in collaborazione con Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, Comune di Melendugno, Zoom Ets, Passo Uno, Soomo, Quasicinema, è co-finanziato nell’ambito del piano nazionale CIPS – Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dal Ministero della Cultura (Direzione Generale Cinema e Audiovisivo) e dal Ministero dell‘Istruzione e del Merito (Direzione Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione). Info e programma www.visionidalconfine.it.
Sabato 20 (ore 17) e domenica 21 maggio (ore 11) proseguono le visite guidate nel Parco archeologico di Rudiae a Lecce. Quello della città fondata dai Messapi, nota soprattutto per aver dato i natali al padre della letteratura latina Quinto Ennio (239-169 a.C.), è uno dei siti archeologici più importanti del Salento, fruibile grazie al partenariato pubblico-privato per la promozione e valorizzazione stipulato tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce e A.R.Va srl – spin off dell’Università del Salento, anche sulla base di un preventivo accordo tra la Soprintendenza e il Comune di Lecce. Gli scavi archeologici, avviati sin dalla seconda metà dell’ottocento grazie al Duca Sigismondo Castromediano con la direzione di Luigi De Simone, hanno riportato alla luce aree di necropoli, tombe ipogee scavate nella roccia, porzioni delle fortificazioni messapiche, oltre a tratti di strade basolate, luoghi di culto ed edifici pubblici di età romana. Al centro dell’insediamento si conserva l’Anfiteatro romano, costruito durante il regno dell’imperatore Traiano (98-117 d.C.) e riportato alla luce recentemente. Lecce può vantare, infatti, due anfiteatri romani a distanza di pochi chilometri: quello di Lupiae in Piazza Sant’Oronzo, nel cuore della città, e quello dell’antica Rudiae, nelle campagne alle porte del capoluogo salentino sulla via per San Pietro in Lama. Durante le visite sarà ricordata anche la figura di Otacilia Secundilla, una giovane donna romana vissuta duemila anni fa che, con la sua opera filantropica ha donato le economie proprio per la costruzione dell’Anfiteatro. Info e biglietti www.parcoarcheologicorudiae.it