È stata inaugurata, nel Campus “Quagliariello”, la PoliLibray del Politecnico di Bari, la nuova biblioteca di comunità aperta al territorio, finanziata dalla Regione Puglia, con un patrimonio di oltre 27mila volumi, servizi digitali e innovativi a disposizione di università, scuole, professionisti e cittadini.
Il rettore del Politecnico, Francesco Cupertino, ha tagliato il nastro inaugurale con il presidente della Regione, Michele Emiliano; la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone; il vicesindaco di Bari, Eugenio Di Sciascio; il Soprintendente al patrimonio archivistico e bibliografico della Puglia, Marco Bascapè; la dirigente della Direzione affari generali, servizi bibliotecari e legali del Politecnico, Francesca Santoro, e il coordinatore del progetto, professor Calogero Montalbano.
Dopo la cerimonia, il professor Gianfranco Dioguardi, docente del Politecnico, imprenditore e presidente dell’omonima fondazione – proprietaria del fondo librario concesso in uso all’ateneo – ha tenuto una lectio magistralis dal titolo: Poliba, un’università in evoluzione.
«Oggi raggiungiamo un’altra, importante tappa del percorso che abbiamo intrapreso negli ultimi anni, per aprire sempre più il Politecnico di Bari al territorio» ha commentato il rettore Cupertino. «PoliLibrary è un luogo della cultura moderno, accogliente e accessibile – ha aggiunto – nel quale ospiteremo anche incontri della nostra comunità ed eventi aperti alla città, con ricercatori, professionisti, autori. Incominciamo non a caso con il professor Dioguardi – ha concluso Cupertino – che ringrazio per aver reso disponibile il suo prezioso fondo librario e per aver accettato il mio invito a confrontarsi sul futuro del Politecnico».
IL FINANZIAMENTO
La PoliLibrary è stata realizzata grazie ad un finanziamento regionale di circa 1,9 milioni di euro, nell’ambito dell’Avviso Pubblico Community Library POR Puglia 2014-2020 – Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale e con una parte di fondi del Politecnico.
«Per le public library – ha commentato il presidente Emiliano – la Regione Puglia ha investito oltre 100 milioni di euro per ristrutturare più di 120 biblioteche e luoghi di comunità nei comuni pugliesi, e oggi anche il Politecnico di Bari. È un grande programma che ha consentito di custodire e di modernizzare attraverso l’uso della tecnologia il patrimonio librario della Puglia. Mi fa molto piacere che questi luoghi suscitino l’entusiasmo dei giovani e anche dei meno giovani, sono luoghi dove si legge, ci si incontra, ci si innamora anche leggendo un libro. Avere una formazione tecnica è importantissimo, e il Politecnico di Bari ha certamente un patrimonio librario tecnico straordinario. Però anche un ingegnere e un architetto hanno bisogno della poesia.
Il professor Dioguardi – ha aggiunto Emiliano – ha tirato fuori un’altra intuizione alla Steve Jobs: ha dato l’indirizzo per fare in modo che gli ingegneri edili conoscano le città anche nel loro divenire sociale e culturale; la Facoltà si deve attrezzare per formare ingegneri edili come specialisti del vivere, non solo come specialisti del costruire. Proprio come quando Steve Jobs disse che il computer doveva essere accessibile alle persone senza alcuna competenza informatica. Il Politecnico di Bari e la rivoluzione pugliese negli ultimi vent’anni hanno camminato insieme. E oggi grazie a Dioguardi e al rettore Cupertino ne abbiamo preso nuovamente consapevolezza».
«Centoventi milioni di euro per 128 biblioteche di comunità in tutta la Puglia. Poteva sembrare una follia – ha commentato la presidente del Consiglio Loredana Capone – e invece, oggi, sono l’orgoglio della Puglia. Perché un libro ti consente di viaggiare anche quando i viaggi non te li puoi fare, e ti aiuta a conoscere cose che diversamente non conosceresti. Perché se da quando sei piccolo non hai gli stessi strumenti degli altri tuoi coetanei, è lì che nasce la vera questione meridionale. È questa opportunità che, con il presidente Emiliano, abbiamo voluto dare ai nostri cittadini, con un’attenzione in più: non più biblioteche monumentali con libri che nessuno sfoglia ma biblioteche sempre aperte, accessibili, di comunità. Oggi se ne aggiunge un’altra, Polilibrary, all’interno del Politecnico di Bari: la biblioteca di quella comunità di giovani che abitano il campus, la biblioteca di una comunità che vuole provare a rendere sempre più stretto il legame tra la città e i suoi studenti. Con un fondo librario fantastico, qual è quello del professore Dioguardi, che apre al mondo. La cultura che si fa strada, che si fa viva tra le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Perché il libro non è qualcosa che riguarda solo il passato ma il presente e il futuro di ciascuno di noi. Perché soltanto attraverso la cultura si può davvero avere quell’ascensore sociale che lascia sperare nel progresso, in una vita migliore per tutte e tutti. Sono sicura – ha concluso Capone – che attraverso le biblioteche di comunità le nostre città diventano più belle, più forti e più ricche di quel sentire di comunità di cui tanto oggi abbiamo bisogno».