Il libro. Doppio standard, che cosa vuol dire? Si usa quando si applicano criteri di valutazione diversi nei confronti di persone che si trovano nella stessa situazione o hanno le stesse caratteristiche. In ottica di genere, e guardando al mondo del lavoro, è il metro di giudizio – generalmente più severo – utilizzato nei confronti delle donne quando si tratta di valutarle. Che produce svantaggi nel reclutamento, nella promozione e nella retribuzione. Trucca la corsa. La rende più faticosa. Doppio Standard è il titolo di questo libro, che lascia ben poche ambiguità in merito ai risultati di almeno otto anni di ricerche sulle disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro, della scienza e della ricerca. Un testo che, rivolgendosi a esperte, esperti e non solo, restituisce il ricco dibattito internazionale sul tema per poi focalizzarsi sul nostro paese. Lo fa, da una parte, inquadrando l’Italia all’interno del contesto europeo in prospettiva comparata e, dall’altra, soffermandosi su quattro casi studio nei settori dell’accademia, delle scienze biologiche e delle carriere medico-chirurgiche. Dicono che la parità sia solo una questione di tempo. Ma è davvero così? Dati alla mano, l’autrice alza il velo sulle ragioni strutturali e sui meccanismi, spesso invisibili, alla base delle disuguaglianze di genere nel lavoro e nella scienza, sul loro continuo riprodursi, sulle resistenze che provocano e sui paradossi che le accompagnano.
L’autrice. Camilla Gaiaschi è ricercatrice all’Università del Salento, dove insegna “Metodi e tecniche della ricerca sociale”. Laureata in Filosofia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha conseguito il dottorato in Sociologia all’Università degli Studi di Milano, dove è successivamente stata assegnista di ricerca, docente a contratto del corso “Pari opportunità e carriere scientifiche” nonché responsabile scientifica, per conto del centro GENDERS (ente partner), del progetto Cariplo Ricerca Sociale “Integrating Gender into Precision Medicine”. Ha svolto una Marie Curie Individual Fellowship presso l’Università di Losanna con il progetto WIRED – Women In Research and higher EDucation (https://wp.unil.ch/wired/). I suoi interessi di ricerca vertono sulle disuguaglianze di genere nel mercato del lavoro e nelle professioni scientifiche, in particolare accademiche, sulle trasformazioni universitarie, sulle politiche di welfare in ottica di genere, e sul genere nella scienza. È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche italiane e internazionali. Tra le attività di “terza missione”: la partecipazione al TedX sugli stereotipi di genere nel lavoro e nella scienza (bit.ly/3HVNUmB) e alla trasmissione RAI “Scienziate” (https://www.raiplay.it/